lunedì 24 novembre 2008

IL PASSAGGIO

“La palla che corre è oro fino”

”… agire contro la tendenza di fare volare il pallone magari da un fondo all’altro del terreno di gioco. L’autentica palla utile è quella raso terra o a mezza altezza, che pure avanzando in profondità non salta il centrocampo, che passa da un piede all’altro senza rallentamenti di sorta. E’ una palla che presuppone la squadra ben distesa sull’intera ampiezza del campo, che richiede dai giocatori una grande mobilità per trovarsi smarcati dagli avversari e in contatto con i compagni, che presuppone una perfetta intesa tra i reparti.”
In pratica il passaggio è il ponte di unione tra la tecnica individuale che va sempre curata e mai trascurata e la tecnica collettiva, e non c’è dubbio che una squadra, quando sia formata da atleti dotati di tecnica e molto abili nei passaggi, ha semplificato il problema degli schieramenti.

Esempi esteri nella storia

il calcio inglese, con il suo gioco robusto fatto di azioni dirette in profondità alla ricerca di spazi liberi,

la Scozia con il suo gioco tramato di passaggi corti e precisi a filo d’erba, svolto con azioni laterali e temporeggiatrici, era alla ricerca della sorpresa quale risultante di azioni geometriche.


Gli uruguayani: mobili e sapienti nell’esecuzione, occhi e piedi sul pallone manovrato su misura e tocco sapiente, rivelarono una nuova dimensione, una nuova dinamica del gioco.


Il passaggio è fondamentale ed è sempre all’ordine del giorno. Esso aiuta a dare spettacolo ed armonia al gioco con la dovuta consistenza, velocità e ritmo. Insomma è il “filo d’oro che uniscela squadra”. E che aiuta a dire se una partita è stata ben giocata oppure no.

5 commenti:

Seba ha detto...

Per sabato temo la palcia (visto anche il tempo di oggi e il penoso drenaggio del campo), altro che passaggi rasoterra!!!

Stfn ha detto...

dobbiamo stare attenti allora...soprattutto a come giocano loro (come tutti sanno)

Bobo 11 ha detto...

puuuuutana

TeoSellersNumerodudes ha detto...

penso che la vittoria da sabato sia stata la testimonianza che solo giocando si ottiene il meglio: abbiamo continuato a macinare il nostro gioco, anche in svantaggio, anche in difficoltà. non abbiamo mai buttato via palloni, provando e riprovando finchè abbiamo sfinito gli avversari, che partivano come treni penetrando da soli la difesa. non è un caso che noi alla fine correvamo ancora e loro non ne avevano più! è da quando gioco a calcio che i miei allenatori ripetono che è la palla che deve correre, non il giocatore... la mia idea è sempre quella: fermi con la palla, in movimento senza. se guardate le squadre forti di calcio a 5 fanno così! non è che il calcio a 7, se lo vogliamo giocare, sia molto diverso...

Stfn ha detto...

ragazzi sabato piove (e forse nevichera anche) quindi prepariamoci bene anche psicologicamente focalizzando già di giocare su campo difficile e in pessime condizioni (tipo Fiorano ma con la palcia al posto del sintetico!!)