martedì 11 novembre 2008

LEZIONE N° 1 - FASE DI NON POSSESSO: LA TECNICA APPLICATA (O TATTICA INDIVIDUALE) COME PRESUPPOSTO DEL GIOCO COLLETTIVO...ahhhhhhhh,mia bù 'marcà!!!

Per chi ieri non ha ben capito o è rimasto a casa sul divano o era assente per qualsiasi altro motivo , riassumiamo ora le nozioni base insegnateci ieri...qualcuno le conosceva già, ad altri invece non era mai stato spiegato direttamente e allora eccole qua scritte, pronte per essere consultate ogni qual volta se ne abbia bisogno....ahhhhhhhhh, mia bù de scrif ol manuel!!!
Premessa
La tattica individuale nella fase di non possesso palla si attua e prevede:
- la presa di posizione;
- la marcatura;
- l’intercettamento e/o l’anticipo;
- il contrasto;
- la difesa della porta.

Presa di posizione
È la posizione da assumere in riferimento alla propria porta da difendere, all’avversario “diretto” che si trova nella propria zona ed alla posizione della palla. La presa di posizione sull’avversario senza palla deve avvenire all’interno del “triangolo magico” i cui tre vertici sono costituiti da palla, porta e avversario; il difensore sull’avversario senza palla deve sempre poter vedere contemporaneamente palla e avversario e orientarsi nello spazio per percepire continuamente la posizione della propria porta che non rientra nel suo campo visivo.
La posizione all’interno del triangolo dovrà permettere al difensore di avere nel proprio campo visivo il pallone e l’avversario diretto per ostacolarlo,muovendosi con il giusto tempismo, su qualsiasi direzione di smarcamento
intrapresa dall’attaccante (movimento d’incontro, in ampiezza, in profondità) ed essere sempre tra porta ed avversario.

La marcatura
Conseguenza diretta della presa di posizione è la marcatura, un comportamento tattico individuale che consiste sia nel togliere libertà all’avversario per impedire o limitare la costruzione manovrata del gioco, il dribbling e la conclusione a rete attraverso il contrasto e/o l’anticipo/intercettamento per riconquistare la palla (marcatura ad uomo), sia per una eventuale copertura anticipata dello spazio (marcatura a zona). Nell’azione difensiva collettiva si deve ricercare l’equilibrio che si realizza quando ci si difende in superiorità numerica; la situazione di due difensori contro un attaccante consente la massima aggressività di chi marca (marcatura a pressione)
perché ci si sente rassicurati tatticamente e psicologicamente dalla copertura del compagno, mentre in situazione di parità numerica o d’inferiorità si deve adottare una condotta difensiva di attesa (azione ritardatrice) che consiste nell’arretrare nell’imbuto per creare densità verso la porta da difendere, che costituisce la priorità nei casi di squilibrio tattico. Nella marcatura i riferimenti da assumere sono rappresentati da palla, avversario,
porta: il difensore deve sempre vedere la palla e l’avversario e trovarsi fra avversario e porta (escluse alcune eccezioni quali la “marcatura davanti” e la “marcatura al contrario”). In tal senso una corretta presa di posizione sarà un prerequisito fondamentale per una applicazione più efficace della marcatura.

RIASSUMIAMO ORA GLI ESERCIZI SVOLTI DURANTE L'ALLENAMENTO DI IERI...

Marcatura dell’avversario di spalle e in possesso palla
Se l’avversario, posto di spalle alla nostra porta, entra in possesso
palla il difensore deve osservare i seguenti comportamenti:
- non fare fallo;
- mantenersi ad una distanza tale da non offrire all’attaccante il contatto del proprio corpo poiché l’avversario potrebbe utilizzare tale contatto come perno, appoggiandosi con il dorso e ruotandogli intorno e mantenere così la copertura della palla (il braccio può essere la distanza di riferimento). La mancata osservanza di questo principio determina nel difensore una maggiore difficoltà d’intervento e una più grande probabilità di fare fallo.
- impedire all’avversario di girarsi; se l’attaccante infatti si dovesse girare il difensore dovrebbe intervenire con il contrasto nel momento in cui l’attaccante offre il fianco e scopre la palla, oppure limitargli lo spazio col proprio corpo.


Marcatura dell’avversario in possesso palla frontale
A prescindere dalla situazione contingente (zona di campo, caratteristiche dell’avversario da affrontare, posizione di compagni e di altri avversari, tattiche di gioco particolari) il difensore che affronta l’attaccante in possesso palla frontale con una marcatura a pressione aggressiva, deve osservare i seguenti principi di comportamento:
- avvicinarsi velocemente e il più possibile all’avversario in possesso palla;- sapersi fermare, frenando in posizione senza farsi dribblare


CAPITO???!!!
dai scècc domani o stasera (dipende da quando state leggendo) con la testa,con il cuore ma soprattutto con l'entusiamo che sempre ci ha accompagnato!!!!

6 commenti:

Seba ha detto...

Spettacolo il TRIANGOLO MAGICO!

Comunque non è semplice, se non si legge con attenzione non si capisce una favazza!

...ATTENZIONE...
...CONCENTRAZIONE...
...GRAPPA...
...FELICITA'...

Stfn ha detto...

si hai ragione seba...queste cose sono da leggere con un po' di calma e con al testa concentrata!!! (ideale mentre si caga) scherzo dai!!!

TeoSellersNumerodudes ha detto...

il top sono i disegni: specie il primo, con un chiaro simbolo fallico in evidenza! grandi scecc! ENTUSIASMO E GRAPPER: seba avanti come sempre!!!

Manuel 17 ha detto...

a parte il sondaggio...ma cosa ne pensate di sto blog?...idea stupida?

Stfn ha detto...

infatti bastardi...fate un commento all'idea del blog...dai che magari si sforna un altro post...

Seba ha detto...

L'idea può essere utile a noi...ma anche ai nostri avversari (molti dei quali ci "spiano" sul blog della squadra, lo so per certo, ma è un rischio calcolato nel momento in cui si crea un sito o un blog)...Comunque degli avversari me ne batterei allegramente!