Questo è per il nostro Vitto e per il nostro Omy!!!
Le azioni che il moderno portiere di calcio è chiamato a compiere durante la partita sono, sinteticamente, le seguenti:
1) difendere lo specchio della porta;
2) coprire l’area di rigore;
3) partecipare alla tattica difensiva ed offensiva della squadra;
4) coadiuvare l’allenatore nel comando ed nell’incitamento dei compagni.
E’ la funzione più importante e caratterizzante del ruolo; generalizzando il concetto la potremmo definire come la capacità dell’atleta di impedire al pallone di oltrepassare la linea della porta che difende.
Per espletare questa mansione, l’estremo difensore può utilizzare, dentro l’area di rigore, qualsiasi parte del proprio corpo, scegliendo tra una vasta gamma di risposte tecnico-motorie.
La cosiddetta regola della bisettrice costituisce una buona base di partenza teorica: in essa si afferma che, affinché il portiere possa difendere con pari efficacia entrambe le porzioni dello specchio di porta alle sue spalle, al momento del tiro deve trovarsi sulla bisettrice dell’angolo immaginario costituito dai pali della porta con il pallone Il portiere deve essere un attento osservatore
Le caratteristiche statiche del ruolo gli consentono si esaminare meglio di chiunque altro le componenti principali del gioco e cioè la porta, la palla e relativo portatore, gli avversari, i compagni di squadra, la tempistica di gioco.
Anche gli atteggiamenti del corpo dei giocatori, le loro condizioni di equilibrio, sono segnali premonitori di una giocata, così come le loro voci, i richiami verbali, la posizione in campo, le qualità fisiche e tecniche
Le azioni che il moderno portiere di calcio è chiamato a compiere durante la partita sono, sinteticamente, le seguenti:
1) difendere lo specchio della porta;
2) coprire l’area di rigore;
3) partecipare alla tattica difensiva ed offensiva della squadra;
4) coadiuvare l’allenatore nel comando ed nell’incitamento dei compagni.
E’ la funzione più importante e caratterizzante del ruolo; generalizzando il concetto la potremmo definire come la capacità dell’atleta di impedire al pallone di oltrepassare la linea della porta che difende.
Per espletare questa mansione, l’estremo difensore può utilizzare, dentro l’area di rigore, qualsiasi parte del proprio corpo, scegliendo tra una vasta gamma di risposte tecnico-motorie.
La cosiddetta regola della bisettrice costituisce una buona base di partenza teorica: in essa si afferma che, affinché il portiere possa difendere con pari efficacia entrambe le porzioni dello specchio di porta alle sue spalle, al momento del tiro deve trovarsi sulla bisettrice dell’angolo immaginario costituito dai pali della porta con il pallone Il portiere deve essere un attento osservatore
Le caratteristiche statiche del ruolo gli consentono si esaminare meglio di chiunque altro le componenti principali del gioco e cioè la porta, la palla e relativo portatore, gli avversari, i compagni di squadra, la tempistica di gioco.
Anche gli atteggiamenti del corpo dei giocatori, le loro condizioni di equilibrio, sono segnali premonitori di una giocata, così come le loro voci, i richiami verbali, la posizione in campo, le qualità fisiche e tecniche
6 commenti:
"coadiuvare l’allenatore nel comando ed nell’incitamento dei compagni"
capito Vitto?!??!!?
bravo sgumì! la posizione è la base per tutto, il punto su cui costruire la parata, l'atteggiamento per scoraggiare l'attaccante e dare sicurezza ai compagni!!! ai miei portierini è la cosa che insegno per prima e sulla quale insisto fino allo sfinimento!
sgumì, con i tuoi consigli tecnici abbiamo ricominciato a vincere! grande!!!
da quando è nato il blog abbiamo cominciato a vincere! ottima l'idea Manuel!!!
potremmo chiedere al nostro pubblico (numerosissimo direi) di proporci qualche argomento su cui parlare!
Provocazione: servirebbe un modo per insegnare che lamentarsi continuamente con l'arbitro non serve niente, non si fa il bene della squadra...
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